giovedì 16 dicembre 2010


E' quello che abbiamo dentro che conta .

Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all'Eterno, il vostro DIO, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignità, e si pente del male mandato. - Giole 2:13

La parola di Dio ci chiama ad andare fuori dalla nostra retorica religiosa per trasmettere un messaggio al corpo di Cristo e al mondo, ovvero ciò che è Dentro il cuore è quello che conta. Non basta fare qualcosa solo per farla; non basta farsi vedere con un'immagine bella esternamente mentre l'interno è “morto”. E' tempo di riordinare la nostra vita, spolverare il nostro cuore e non le nostre vesti e tornare al Signore Dio nostro.

Il popolo di Giuda era diventato prospero e compiacente. Loro prendevano Dio alla leggera, si rivolsero all'egocentrismo, all'idolatria, e al peccato. All'inizio del libro, Joel ha un messaggio da Dio per il popolo di Giuda. "Dite ai vostri figli della vostra storia. Dite loro che Dio è stato fedele. Dite loro che Dio non ti ha mai lasciato, né abbandonato voi. Dite loro che Dio ha avuto la grazia e la misericordia di voi. "Joel dichiara che il Signore dice di cercare il Suo volto, mentre c'è ancora tempo. Non ha chiesto i nostri soldi,o qualsiasi altra cosa. Dio disse: dammi il tuo cuore. Vieni con digiuni, con pianti e lutti.

Non è interessante che Dio chiede il cuore prima di chiedere i digiuni, e altre cose?... Dio non vuole che lo serviamo solo con le parole; non vuole la nostra religiosità vincitore di un titolo, ecc .... ma Dio disse: "Datemi i vostri cuori. E' l'interno che conta.

Quando Dio ha il tuo cuore, ci deve essere un cambiamento.

Quando Dio ha il tuo cuore, ci dovrebbe essere una differenza.

Quando Dio ha il tuo cuore, non vi è alcuna esitazione.

Se Dio mi dice “Vai!” - Vado. Dio mi dice “Fai questo” – Lo faccio. Esaminare noi stessi è come guardarci allo specchio, per capire il nostro cuore attraverso l'immagine riflessa.

Prendiamo come esempio Noè - non vedeva l'aspetto della pioggia, non sentiva l’odore di pioggia, la pioggia non era nelle previsioni, ma Dio gli disse di costruire l'arca, e lui la costruì.

Un altro esempio è Giobbe - ha perso tutto quello che aveva, afflitto nel suo corpo, lottando con i suoi amici, con la moglie, con la vita, ma nonostante questo, continuava a credere in Dio, a servirLo non solo con le parole, ma con tutto quello che aveva dentro.

Esaminiamo noi stessi, cominciando dal nostro cuore.

Pastore Louis Molembo.

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